martedì 1 novembre 2011

LE MINNE DI TANIA

(Racconto breve di Edda)

Sono da solo nel bagno, a cavalcioni del water, una posizione insolita per minzionare o altro, ma questo non è l’obiettivo primario. Mi sto accingendo a un po’ di trastullo.
Ohibò. Serve un’idea maginifica per il mio alberello spento. La visione che ebbi in quel momento fu questa:
Due prugne sicche sicche.
Tenute in mano da due manine sicche sicche lunghe lunghe.
Le stringo e sono flosce come delle mozzarelle che sguizzano via. Nell’estasi amorosa sono solito apostrofarle dicendo “Che grosse poppe che hai”
Ma è una triste menzogna, me ne rendo conto adesso.

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