martedì 20 dicembre 2011

L’AMOR TETRO NON PAGA

(à tous les enfants, à tous mes amis sonetto dedicato a Walter, detto anche Leone cane fifone)

Dove vuoi andare audace condottiero?
A Cagliari! … per farmi una fòlaga. Con occhi profani che vaccano qualsiasi donna io veda oggi sono Zazà uomo e profeta. Sul molo e sul suolo aspetto il tuo ritorno. … “Se non fosse per questo rumore di raDio” … penso, mentre mi rifiuto categoricamente di leggere la Bibbia. Per me Geremia è uno dei TNT e tale deve rimanere. Ezechiele? Il lupo.
Rivestiti, oggi sei bruttissima, come sempre. L’Apocalittica, bastimento che entra nel mio corpo, è approdata.
Come mai?
Oggi che si mangia?
Fame tantissima, da tenere a bada prima che lei si mangi me.
Sono due o tre secoli di vuoto collocati nel mio sacerdotale pancione. Lui è il davanti del mio io.
In patria è un periodo di grandi tensioni.
Sono l’inarrestabile bisonte che se magna tutto.
Ma quando scendi? Garrone, amante sostenuto, come Pasqualone al Caravaggio.
Delizia dei miei occhi
per lei
sei un tutto colpevole
la catastrofe che accade di sabato
la parola del Signore
che come la Sua mano è sempre fuori posto.
Con quattro volti.
Ti fai bella per giacere con il cane Disney.
In te, nel tuo intervenire, si insediano, scusi se lo dico, l’apparizione della gloria della chiavata clandestina.

Edda

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